In data 22 luglio 2021, la Commissione ha avviato un’indagine approfondita per valutare se il progetto di acquisizione della GRAIL da parte di Illumina, notificato in data 16 giugno 2021, possa ridurre la concorrenza nel mercato emergente dello sviluppo e della commercializzazione di test di nuova generazione per l’individuazione del cancro basati su tecnologie di sequenziamento (next generation sequencing systems, NGS).

Benché la richiesta di esame dell’operazione da parte della Commissione fosse stata presentata in data 19 aprile 2021 da parte di diversi Stati Membri[1], la transazione non raggiungeva i criteri di fatturato previsti dal Regolamento europeo sulle concentrazioni[2], soddisfacendo tuttavia quelli previsti dall’articolo 22[3]. Si tratta del primo caso di rinvio ex articolo 22 del Regolamento sulle concentrazioni dopo la pubblicazione dei nuovi Orientamenti per agevolare l’applicazione del meccanismo di rinvio da parte delle Autorità Nazionali garanti della Concorrenza (ANC) nei casi in cui l’operazione non è soggetta a notifica a norma della legislazione dello Stato o degli Stati Membri interessati[4].

Nel caso concreto, la Commissione ha valutato positivamente il rinvio in quanto il fatturato della GRAIL non rispecchia il suo peso concorrenziale effettivo o potenziale. Più particolarmente, la Commissione teme che l’entità risultante dalla concentrazione possa introdurre strategie di preclusione a livello dei fattori di produzione[5] data la leadership così acquisita nel mercato dei sistemi NGS, che sono cruciali per lo sviluppo e la commercializzazione dei test per il rilevamento del cancro. Ciò, a sua volta, potrebbe, da un lato, incentivare Illumina ad ostacolare i competitors della GRAIL e, dall’altro, impattare negativamente sul benessere e sulla salute dei pazienti europei, riducendo le loro possibilità di scelta ed il novero di prodotti disponibili sul mercato.

La palla passa ora alla Commissione, che avrà tempo fino al 29 novembre 2021 per prendere una decisione. Va da sé che, trattandosi del primo caso di “nuovo rinvio” nazionale alla Commissione di un’operazione di per sé al di sotto delle soglie applicabili, la valenza di precedente è destinata ad essere molto elevata. Ci si attende anche che la Commissione prenda cura in qualche misura del necessario bilanciamento tra l’adeguamento delle politiche di concorrenza alle nuove sfide e realtà dei mercati maturi, e le altrettanto irrinunciabili esigenze di certezza giuridica nelle transazioni commerciali.