Decreto Biometano 2022
Quadro normativo e Procedure Applicative
9 marzo 2023
Decreto Biometano 2022
Quadro normativo e Procedure Applicative
1. Background
Il 13 luglio 2021 il Consiglio dell'Unione europea ha definitivamente approvato, con decisione di esecuzione, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (P.N.R.R.) italiano.
Il P.N.R.R. il piano nazionale che regola le modalit attraverso cui l'Italia intende investire le risorse economiche messe a disposizione dal Next Generation EU, il programma europeo volto a sostenere la ripresa green e digitale delle economie degli Stati membri a seguito della pandemia da Covid-19. Uno dei tre principali obiettivi del P.N.R.R. condurre il Paese verso una completa transizione ecologica.
In particolare, il P.N.R.R. alla missione 2 ("Rivoluzione verde e transizione ecologica"), componente 2 ("Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilit sostenibile") prevede, tra l'altro, lo sviluppo del biometano secondo criteri per promuovere l'economia circolare riservando 1,7 miliardi di euro al fine di incentivare la riconversione e l'efficientamento degli impianti di biogas agricoli gi esistenti e la realizzazione di nuovi impianti per la produzione di biometano1.
2. Le previsioni del decreto 15 settembre 2022
Il 26 ottobre 2022 stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 251 il decreto del Ministero della Transizione Ecologica ("MITE") n. 340 del 15 settembre 2022 (il "Decreto").
Il Decreto, al fine di sostenere la produzione di biometano in coerenza con le misure di sostegno agli
investimenti previsti dal P.N.R.R., disciplina le modalit di assegnazione degli incentivi al biometano immesso nella rete del gas naturale e prodotto, in conformit ai criteri previsti dalla direttiva UE/2018/2001 ("Direttiva RED II"), da impianti di nuova realizzazione o impianti oggetto di riconversione, definendo il piano di
promozione della produzione di biometano dal 2022 al 2026.
3. Gli incentivi
Gli impianti di produzione di biometano di nuova realizzazione, alimentati da matrici agricole e da rifiuti organici, o gli impianti di biogas agricolo oggetto di riconversione, che rispettino i requisiti previsti dal Decreto, possono accedere a un incentivo che si compone di:
a Un contributo in conto capitale sulle spese ammissibili dell'investimento sostenuto, nel limite del costo massimo d'investimento ammissibile e secondo i valori di seguito indicati (Allegato 1 al Decreto):
Tipologia impianti di produzione
del biometano
Capacit produttiva biometano (Cp)
Costo specifico di investimento
massimo [/Smc/h]
Nuovi impianti
Costo specifico di investimento
massimo [/Smc/h]
Riconversioni
Percentuale di contribuzione in conto capitale
[%]
Impianti agricoli
Cp100 Smc/h
100 Smc/h
33.000 29.000
12.600 12.600
40% 40%
Cp> 500 Smc/h
13.000
11.600
40%
1 Per una panoramica dettagliata del contenuto del P.N.R.R. si rimanda al seguente link: https://www.governo.it/sites/governo.it/files/PNRR.pdf
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Impianti alimentati da rifiuti organici
Qualsiasi
50.000
40%
L'erogazione del contributo in conto capitale viene effettuata dal Gestore Servizi Energetici ("GSE") in seguito alla valutazione della documentazione trasmessa al fine di verificare la rispondenza delle spese sostenute per realizzare l'intervento ai costi massimi indicati nella tabella di cui sopra.
Le spese considerate ammissibili ai fini dell'erogazione sono:
i costi di realizzazione ed efficientamento dell'impianto quali le infrastrutture e i macchinari necessari per la gestione della biomassa e del processo di digestione anaerobica, lo stoccaggio del digestato, la realizzazione dell'impianto di purificazione del biogas, la trasformazione, compressione e conservazione del biometano e della CO2, la realizzazione degli impianti e delle apparecchiature per l'autoconsumo aziendale del biometano;
le attrezzature di monitoraggio e ossidazione del biometano, dei gas di scarico e di monitoraggio delle emissioni fuggitive;
i costi di connessione alla rete del gas naturale; i costi per l'acquisto o acquisizione di programmi informatici funzionali alla gestione dell'impianto;
le spese di progettazione, direzione lavori, collaudo, consulenze, studi di fattibilit, acquisto di brevetti e licenze, connessi alla realizzazione degli investimenti, nella misura massima complessiva del 12% della spesa totale ammissibile;
i costi per la fase di compostaggio del digestato.
Le spese ammissibili devono essere comprovate con pagamenti effettuati tramite strumenti di pagamento tracciabili, riportanti indicazione del Codice Unico di Progetto ("CUP" del progetto).
La mancata realizzazione delle opere ammesse al finanziamento e la mancata entrata in esercizio dell'impianto entro il 30 giugno 2026 comporteranno la decadenza dall'erogazione del contributo in conto capitale.
b Una tariffa incentivante applicata alla produzione netta di biometano, erogata a partire dalla data di entrata in esercizio dell'impianto e per una durata di quindici anni, calcolata in base alle seguenti modalit (Allegato 2 al Decreto):
Tipologia impianti di produzione del biometano
Impianti agricoli di piccole dimensioni
Altri impianti agricoli
Impianti alimentati da rifiuti organici
Capacit produttiva biometano (Cp)
Cp 100 Smc/h >100 Smc/h Qualsiasi
Tariffa di riferimento [/MWh]
Nuovi impianti agricoli e alimentati da rifiuti organici e riconversioni solo per impianti
agricoli
115
110
62
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Ai sensi dell'art. 7 del Decreto, gli impianti agricoli di produzione di biometano e gli impianti di produzione di biometano alimentati da rifiuti organici collocati in una posizione utile nella relativa graduatoria devono entrare in esercizio, rispettivamente, al pi tardi entro 18 e 24 mesi dalla data di pubblicazione della graduatoria stessa. Il mancato rispetto dei termini comporta l'applicazione di una decurtazione della tariffa incentivante dello 0,5% per ogni mese di ritardo, nel limite massimo di 9 mesi di ritardo (i termini sono da considerarsi al netto dei tempi di fermo nella realizzazione dell'impianto e delle opere connesse, derivanti da cause di forza maggiore o eventi calamitosi accertati dalle autorit competenti). La data di entrata in esercizio degli impianti deve esser comunicata dai soggetti titolari entro i trenta giorni successivi all'avvio dell'esercizio stesso. Nel caso di mancata comunicazione entro tale termine si verificher la perdita, ai fini del riconoscimento della tariffa incentivante, del periodo di incentivazione intercorrente tra la data di entrata in esercizio dell'impianto e il primo giorno del mese successivo alla data di comunicazione.
Si consideri che gli impianti di capacit produttiva pari o inferiore a 250 Smc/h che immettono biometano nelle reti con obbligo di connessione di terzi, possono richiedere l'erogazione della tariffa loro spettante in forma di tariffa omnicomprensiva. Pertanto, in tali casi, le garanzie di origine sono emesse e contestualmente trasferite a titolo gratuito al GSE. ferma la facolt del produttore di richiedere, in alternativa, l'erogazione di una tariffa premio secondo le modalit descritte. Per gli impianti di capacit produttiva superiore a 250 Smc/h, nonch gli impianti di produzione che immettono biometano nelle reti del gas naturale diverse dalle reti con obbligo di connessione di terzi, la tariffa spettante erogata in forma di tariffa premio (da calcolarsi secondo le modalit di cui all'art. 2, comma 1, lettera v) del Decreto). In tal caso, le garanzie di origine vengono assegnate al produttore.
Gli incentivi vengono riconosciuti mensilmente dal GSE, previa sottoscrizione del relativo contratto con il soggetto richiedente, sulla base dei dati di misura del biometano immesso nella rete del gas naturale, come rilevati e trasmessi al GSE dai gestori di rete cui l'impianto risulta esser connesso oppure direttamente dal soggetto richiedente negli altri casi.
4. I requisiti
Per poter accedere agli incentivi necessario che gli impianti posseggano alcuni requisiti prescritti dal Decreto.
In via generale, gli impianti di nuova costruzione alimentati da matrici agricole e rifiuti organici e gli impianti per la produzione di energia elettrica da biogas agricolo in fase di riconversione possono beneficiare degli incentivi se:
a i relativi lavori non sono stati "avviati" (intendendo il momento del primo impegno definitivo - ad esempio, l'ordine di attrezzature o l'inizio della costruzione - che rende irreversibile l'investimento) prima della pubblicazione della graduatoria della rispettiva procedura competitiva;
b gli impianti entreranno in funzione entro il 30 giugno 2026.
Sono ammessi a beneficiare del regime incentivante anche gli impianti ubicati sul territorio di altri Stati membri dell'Unione europea e di altri Stati terzi confinanti con l'Italia, con i quali l'Unione europea abbia stipulato un accordo di libero scambio, che esportano fisicamente la loro produzione di biometano in Italia. In particolare, tali impianti sono ammessi agli incentivi a condizione che (i) esista un accordo con lo Stato membro o con lo Stato terzo confinante in cui ubicato l'impianto, redatto ai sensi dell'articolo 16 del decreto legislativo n. 199/2021; (ii) l'accordo stabilisca un sistema di reciprocit; (iii) gli impianti posseggano tutti i requisiti soggettivi e oggettivi richiesti dal Decreto per gli impianti ubicati sul territorio nazionale.
In aggiunta ai requisiti generali, l'articolo 4 del Decreto prevede i seguenti requisiti speciali:
a possesso del titolo abilitativo alla costruzione e all'esercizio dell'impianto;
b in caso di impianti da connettere alle reti di trasporto e di distribuzione del gas con obbligo di connessione di terzi, preventivo di allacciamento rilasciato dal gestore di rete competente e accettato dal soggetto richiedente;
c conformit del biometano prodotto ai criteri della direttiva RED II nel rispetto del principio di "non arrecare un danno significativo", nonch ad uno dei seguenti requisiti in materia di sostenibilit:
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1. l'impianto produce biometano destinato al settore dei trasporti a partire da materie prime utilizzabili per la produzione di biocarburanti avanzati e ne discende una riduzione di almeno il 65% delle emissioni di gas serra tramite l'uso della biomassa;
2. l'impianto produce biometano destinato ad altri usi e ne discende una riduzione di almeno l'80% delle emissioni di gas serra tramite l'uso della biomassa;
d in caso di riconversioni, l'intervento realizzato su impianti agricoli esistenti;
e in caso di impianti situati in zone interessate da procedure d'infrazione comunitaria al fine di migliorare la qualit dell'aria e contrastare l'inquinamento atmosferico, le produzioni di biometano da biomasse devono rispettare i limiti di emissione previsti;
f in caso di soggetti richiedenti che svolgano attivit industriale, laddove la produzione di biometano avvenga su scala industriale, si deve assicurare la conformit alla direttiva 2010/75/UE ("Direttiva IED");
g in caso di impianti agricoli situati in zone vulnerabili ai nitrati con carico di azoto di origine zootecnica superiore a 120 kg/ha, si deve utilizzare almeno il 40% in peso di effluenti zootecnici nel piano di alimentazione complessivo;
h i progetti devono prevedere le vasche di stoccaggio del digestato degli impianti, per un volume pari alla produzione di almeno trenta giorni, coperte a tenuta di gas e dotate di sistemi di captazione e recupero del gas da reimpiegare per la produzione di energia elettrica, termica o di biometano (requisito non richiesto se il digestato viene avviato direttamente al processo di compostaggio).
5. L'assegnazione degli incentivi
L'assegnazione degli incentivi avviene tramite lo svolgimento di procedure competitive per contingenti di capacit produttiva annui espressi in standard metri cubi/ora.
In particolare, i contingenti annui sono:
2022
2023
2024
Totale
Totale (Smc/h) 67.000
95.000
95.000
257.000
Devono essere indette almeno due procedure l'anno - ad eccezione del 2022 in cui si prevista una sola procedura - che prevedano un periodo di apertura del bando di sessanta giorni.
Ogni singola procedura deve svolgersi in forma telematica nel rispetto dei principi di trasparenza, pubblicit, tutela della concorrenza e adottando modalit non discriminatorie
Entro novanta giorni dalla chiusura di ogni procedura, il GSE valuta i progetti e pubblica la graduatoria - sul proprio sito internet, indicando i criteri applicati - contenente i progetti ammessi e dando evidenza dei progetti collocatisi in posizione utile per poter accedere agli incentivi.
La graduatoria viene predisposta nel limite del contingente annuo disponibile e si basa sul ribasso percentualmente offerto in base alla tariffa di riferimento.
Se le domande di partecipazione alla procedura determinano il superamento del contingente disponibile per la singola procedura, a parit di ribasso percentuale offerto, il GSE applica il criterio di priorit del rispetto del requisito c) di cui al precedente paragrafo 4 (Requisiti) e, subordinatamente, il criterio dell'anteriorit della data ultima di completamento della data di partecipazione alla procedura.
Gli incentivi previsti dal Decreto non possono esser cumulati con altri incentivi pubblici o regimi di sostegno comunque denominati destinati ai medesimi progetti; fatta salva la possibilit di accedere al meccanismo del ritiro dedicato dell'energia previsto dal d.lgs. 29 dicembre 2003, n. 387, in riferimento all'eventuale produzione di energia elettrica.
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6. Adempimenti per l'attuazione del Decreto
Tra gli adempimenti previsti ai fini di dare completa attuazione al Decreto risulta ancora pendente quello relativo all'individuazione di un soggetto indipendente a cui il MITE (ora Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica "MASE") affidi la valutazione della misura secondo i criteri previsti dal Piano di valutazione approvato dalla Commissione europea (C (2022) 5831 dell'8 agosto 2022). Il MITE dovr provvedere entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore del Decreto (i.e. 26 aprile 2023).
Il soggetto valutatore dovr avere le seguenti caratteristiche:
essere indipendente dal MITE e dal GSE e non risultare in conflitto d'interesse rispetto ai potenziali beneficiari della misura;
essere dotato di rilevante esperienza nell'analisi economico/quantitativa, anche con riferimento al settore dell'energia e dell'ambiente.
Il soggetto cos individuato sar chiamato a perfezionare un piano di valutazione di dettaglio, redigere almeno una relazione di valutazione intermedia entro il 31 dicembre 2024 e una relazione di valutazione finale entro il 30 settembre 2025. Entro gli stessi termini, tali documenti dovranno essere trasmessi al MITE, che provveder a renderli pubblici sul proprio sito internet.
7. Le procedure applicative
Previa approvazione del MASE tramite decreto direttoriale n. 23 del 13 gennaio 2023, il GSE ha pubblicato le procedure applicate del Decreto (le "Procedure Applicative").
Le Procedure Applicative disciplinano, tra l'altro, le modalit di svolgimento delle procedure competitive pubbliche nonch, dettagliatamente, i requisiti soggettivi, relativi ai soggetti richiedenti, e i requisiti oggettivi, relativi agli impianti, necessari per poter beneficiare dell'incentivo previsto ai sensi del Decreto.
In particolare, la sussistenza di questi ultimi viene verificata dal GSE al momento della richiesta di partecipazione alla procedura competitiva e al momento dell'entrata in esercizio dell'impianto. I requisiti dovranno esser rispettati per tutto il periodo di incentivazione e ogni eventuale variazione dovr essere tempestivamente comunicata al GSE.
A. Requisiti soggettivi:
Il soggetto richiedente, persone fisica o giuridica, viene definito dalle Procedure Applicative quale soggetto che (i) sostiene i costi per la costruzione o la riconversione dell'impianto, (ii) ha ottenuto le autorizzazioni necessarie per la costruzione/riconversione dell'impianto e (iii) ha ottenuto l'offerta di connessione alla rete con l'obbligo di connessione di soggetti terzi, se necessario.
Affinch un soggetto richiedente soddisfi i requisiti soggettivi:
1. non deve essere un'impresa in difficolt2;
2. non devono ricorrere cause di esclusione ai sensi dell'art. 80 d.lgs. n. 50 18 aprile 2016 (es. sentenza definitiva o decreto penale di condanna per, inter alia, reato di associazione per delinquere, associazione di stampo mafioso, concussione, corruzione, ecc.);
3. non deve rientrare nell'elenco di imprese per le quali pende un ordine di recupero su decisione della Commissione europea che ha dichiarato illegali o incompatibili con il mercato interno uno o pi incentivi erogati nei confronti del soggetto richiedente; qualora l'impresa rientri nel suddetto elenco, l'accesso agli incentivi sospeso finch il soggetto richiedente non abbia rimborsato o versato l'importo integrale dell'aiuto ritenuto illegittimo e incompatibile.
2 Un'impresa viene considerata in difficolt se sussiste almeno una delle seguenti circostanze: (i) qualora si tratti di una
societ a responsabilit limitata se "abbia perso pi della met del capitale sociale sottoscritto a causa di perdite cumulate"; (ii) qualora si tratti di una societ in cui "almeno alcuni soci abbiano la responsabilit illimitata per i debiti della societ", se "abbia perso pi della met dei fondi propri" indicati nei conti della societ a causa di perdite cumulate; (iii) qualora "l'impresa sia oggetto di procedura concorsuale per insolvenza o soddisfi le condizioni previste dal diritto nazionale per
l'apertura nei suoi confronti di una tale procedura su richiesta dei suoi creditori"; (iv) qualora si tratti di un'impresa diversa da una PMI, se negli ultimi due anni il rapporto debito/patrimonio netto contabile dell'impresa sia stato superiore a 7,5 e il quoziente di copertura degli interessi dell'impresa sia stato inferiore a 1,0.
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B. Requisiti oggettivi:
Possono partecipare alle procedure competitive ed eventualmente accedere agli incentivi una volta entrati in esercizio, gli impianti che rispettino i seguenti requisiti oggettivi (elencati a titolo non esaustivo):
1. il titolo autorizzativo per la costruzione e l'esercizio deve prevedere:
a. nel caso di impianti di biometano destinati al settore trasporti, espressamente l'utilizzo esclusivo per la produzione di biometano di materie prime "avanzate" e una riduzione di almeno il 65% delle emissioni da gas a effetto serra;
b. nel caso impianti biometano destinati ad altri usi, una riduzione di almeno l'80% delle emissioni di gas a effetto serra.
2. i lavori di realizzazione degli impianti non potranno iniziare prima della pubblicazione della graduatoria della procedura competitiva per la quale il soggetto richiedente ha presentato istanza di partecipazione e l'impianto risultato in posizione utile;
3. in caso di costruzione di un nuovo impianto, tutti i componenti concernenti la produzione, la depurazione, la raffinazione e l'immissione nella rete del gas naturale devono essere di nuova costruzione, mentre in caso di impianti riconvertiti devono essere di nuova costruzione tutti i componenti riguardanti la raffinazione e l'immissione nella rete del gas naturale;
4. gli impianti oggetto di riconversione possono essere solo impianti di produzione biogas agricoli;
5. alla data di partecipazione alla procedura competitiva, il soggetto richiedente deve essere titolare, anche a seguito di voltura, di un opportuno titolo autorizzativo che sia valido ed efficace;
6. In caso di connessione alla rete nazionale con obbligo di connessione di terzi, il soggetto richiedente deve aver ricevuto dal gestore di rete e accettato in via definitiva il preventivo di connessione;
7. gli incentivi concessi ai sensi del Decreto non possono essere cumulati con ulteriori incentivi.
Il GSE si poi occupato dell'approfondimento di alcuni aspetti che ciascun richiedente dovrebbe tenere in considerazione per l'accesso agli incentivi (es. verifica dell'assenza di conflitto di interesse, divieto di "doppio finanziamento", requisiti inerenti al principio del Do No Significant Harm, criteri per l'individuazione delle materie prime, ecc.), riservandosi di pubblicare eventuali ulteriori adempimenti da connessi al monitoraggio e alla rendicontazione delle misure del P.N.R.R.
A seguito della pubblicazione delle Procedure Applicative, il GSE ha indetto la prima asta del 2023 per accedere agli incentivi. Le richieste di partecipazione potranno pervenire solo per via telematica, mediante un nuovo applicativo disponibile sul sito del GSE, nel periodo di tempo che va dal 30 gennaio 2023 al 31 marzo 2023.
Il 29 giugno 2023, ovverosia entro novanta giorni dalla chiusura del bando, il GSE pubblicher la graduatoria con indicazione degli impianti collocati in posizione utile nel rispetto dei criteri di priorit, ovverosia (i) maggiore riduzione percentuale sulla tariffa di riferimento, (ii) maggiore riduzione delle emissioni di gas a effetto serra rispetto ai valori percentuali minimi indicati al punto B (Requisiti oggettivi) sopra, (iii) anteriorit della data ultima di completamento della domanda di partecipazione alla procedura.
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